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Tutele per la madre lavoratrice: una panoramica
Aggiornato oltre una settimana fa

Quali tutele ha la madre lavoratrice?

Tutte le donne lavoratrici dal momento in cui scoprono di essere in attesa, adottano o prendono in affido un minore, hanno diritto a delle tutele speciali:

  • Congedo di maternità

  • Diritto a mantenere il posto di lavoro

  • Tutela da rischi specifici

  • Permessi per allattamento

  • Congedo parentale

  • Malattia del figlio

  • Permessi 104

Queste garanzie spettano, in alcuni casi, anche ai padri lavoratori

1. Congedo di maternità

Tutte le dipendenti (sia in caso di gravidanza che di adozione) hanno 5 mesi di astensione retribuita dal lavoro. Leggi di più qui

2. Diritto a mantenere il posto di lavoro

La dipendente ha un “periodo di protezione” dal momento del concepimento (di solito 300gg prima della data presunta del parto) fino al compimento di 1 anno del bambino o fino a 12 mesi dall’adozione del minore di qualsiasi età

Durante il periodo di protezione:

  • non puoi licenziare la lavoratrice, tranne per pochi casi (vedi sotto)

  • se la lavoratrice si dimette, dovrà chiedere all’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro) di convalidare le dimissioni. Se non lo fa, è come se non si fosse dimessa

Quando posso licenziare? Solo in questi casi:

  • giusta causa (da valutare con attenzione)

  • scadenza del contratto a tempo determinato

  • cessazione dell’intera attività aziendale

  • esito negativo della prova (se conosci lo stato di gravidanza della lavoratrice, dovrai motivare l’esito negativo della prova, a differenza di quello che succede di solito)

3. Tutela da rischi specifici

  • Se impieghi personale femminile ricordati che nel DVR dovrai inserire quali sono i rischi specifici per le donne in gravidanza, soprattutto in relazione ad agenti chimici, fisici o biologici (leggi qui l’articolo-guida sulla sicurezza sul lavoro)

  • Non puoi far fare alla lavoratrice mansioni pericolose, faticose, dannose o sollevare pesi fino ai 7 mesi del figlio. Se non hai alternative, puoi farla entrare in maternità anticipata con il benestare dell’ITL

  • Non puoi far fare alla madre lavoro notturno nella fascia h. 24-6 fino ai 3 anni del figlio o, in caso di unico genitore affidatario, fino ai 12 anni del minore

4. Permessi per allattamento

Si chiamano “permessi per allattamento” ma in realtà sono permessi che la lavoratrice o il lavoratore possono usare per prendersi cura del figlio durante il primo anno di vita o per un anno dall’adozione/affidamento. Leggi di più qui

5. Congedo parentale

Il congedo parentale è un insieme di permessi facoltativi (a differenza del congedo obbligatorio) che i genitori possono usare fino ai 12 anni del figlio. Leggi di più qui

6. Malattia del figlio

In caso di malattia del figlio, il/la dipendente può chiedere dei permessi non retribuiti per prendersene cura. Leggi di più qui

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