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Permessi per allattamento: come funzionano e chi li paga
Aggiornato oltre una settimana fa

Cosa sono e come funzionano

Si chiamano “permessi per allattamento” ma in realtà sono permessi che la lavoratrice o il lavoratore possono usare per prendersi cura del figlio durante il primo anno di vita o per un anno dall’adozione/affidamento

Chi paga l’allattamento?

L’INPS paga al 100% le ore di permesso. Tu anticipi e recuperi con F24

Quante ore di permesso?

  • 2 ore di permesso al gg se genitore lavora > 6 ore al gg o 1 ora di permesso al gg se lavora < 6 ore al gg

  • I permessi raddoppiano in caso di parto gemellare o adozione/affidamento di almeno 2 bambini

  • I permessi vengono dimezzati se prevedi strutture per la cura del bambino (e.g. asilo nido) all’interno dell’azienda o nelle vicinanze

Quali sono i requisiti?

Dipende se li prende la madre o il padre.

Madre

  • non essere in maternità o in congedo parentale

  • non essere assente dal lavoro per sospensione da aspettativa, permessi non retribuiti o pause lavorative per part-time verticale

Padre

  • solo se la madre ha rinunciato a usarli o non ne ha diritto

  • Il lavoratore non può richiederli se:

    • la madre è in congedo obbligatorio o congedo parentale

    • la madre non può usarli perché è assente dal lavoro per aspettativa, permessi non retribuiti o pause lavorative per part-time verticale

Chi, come e quando fare domanda?

  • non è necessaria una richiesta formale da parte della lavoratrice: può anche solo comunicartelo a voce

  • tu dovrai riorganizzare l’attività lavorativa tenendo conte dei permessi della dipendente

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