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Congedo di maternità: come funziona e chi lo paga
Aggiornato oltre una settimana fa

Cosa prevede?

Tutte le dipendenti (sia in caso di gravidanza che di adozione) hanno 5 mesi di astensione retribuita dal lavoro. In alcuni casi specifici il congedo spetta al padre.

In genere i 5 mesi sono così distribuiti:

  • per la gestante 2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo il parto

  • per la madre adottiva 5 mesi dopo l’adozione del minore

Chi paga la maternità?

  • L’INPS paga un’indennità pari all'80% della retribuzione media globale giornaliera che tu anticipi e poi recuperi con F24

  • Se il CCNL lo prevede, l’eventuale integrazione sarà a tuo carico (e.g. CCNL Metalmeccanica integrazione fino al raggiungimento del 100% della retribuzione). Naturalmente, tu puoi sempre decidere di integrare a prescindere dall’obbligo di legge

Il periodo di congedo è flessibile?

Sì, la lavoratrice può:

  • Spostare l’inizio del congedo in avanti. Se ha la certificazione del medico curante e di quello del lavoro, la madre potrà spostare l’inizio del congedo:

    • all’8° mese di gravidanza, così avrà 4 mesi dopo il parto

    • al 9° mese di gravidanza, così avrà 5 mesi dopo il parto

  • Anticipare l’inizio del congedo. Si può fare nei seguenti casi:

    • Stato di salute della lavoratrice con minaccia di aborto

    • Impossibilità di riassegnare la lavoratrice a mansioni/orari non vietati per il suo stato (vedi punto 2.)

    • Per lavori non vietati ma ritenuti pericolosi per l’avanzato stato di gravidanza

Si può prolungare la maternità?

Questo congedo spetta - fino al compimento del 7° mese del figlio - alla madre che al rientro dalla maternità sia esposta ad agenti chimici, fisici, biologici o ad attività particolarmente dannose

Chi, come e quando fare domanda?

  • La lavoratrice deve fare domanda sul portale dell’INPS (link) e fornirtene copia

  • Entro i 2 mesi che precedono la data presunta del parto e non oltre 1 anno dalla fine del periodo indennizzabile

  • Prima dell’inizio del congedo, il medico dovrà inviare all’INPS il certificato di gravidanza o di interruzione

  • Entro 30 giorni dalla nascita la lavoratrice dovrà comunicare la data del parto e le generalità del figlio sul portale INPS (link)

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