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Licenziamento collettivo: come funziona?
Licenziamento collettivo: come funziona?
Aggiornato oltre 8 mesi fa

Quando si parla di licenziamento collettivo?

Si parla di licenziamento collettivo se hai più di 15 dipendenti* e rientri in uno di questi 2 casi:

  1. vuoi licenziare 5+ lavoratori** in 120gg perché riduci, trasformi o cessi l’attività

  2. stai utilizzando la CIGS*** (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) e non puoi reimpiegare tutti i dipendenti sospesi

La procedura è complessa e conviene farsi assistere da un consulente del lavoro o da un avvocato. In ogni caso, vediamo in cosa consiste!

Step 1. Valuta l’incentivo all’esodo come alternativa

Per evitare il licenziamento collettivo, puoi valutare di offrire un incentivo ai dipendenti (”incentivo all’esodo”) che si “candidano” per lasciare l’azienda. Per farlo:

  • devi comunicare all’azienda quali sono i criteri per candidarsi (ad es. ad esclusione dei dipendenti con una certa anzianità lavorativa)

  • devi definire la misura dell’incentivo (ad es. 6 mensilità)

  • devi firmare accordi di risoluzione consensuale in sede protetta con i dipendenti

Step 2. Avvia la procedura

Se hai deciso di procedere con il licenziamento collettivo, devi inviare una comunicazione di avvio della procedura alle rappresentanze sindacali in azienda (RSA) o ai sindacati più rilevanti sul piano nazionale, che contenga:

  • i motivi per cui i lavoratori sono in eccesso e per cui non puoi evitare il licenziamento (es. chiusura reparto e impossibilità di ricollocamento)

  • numero, collocazione aziendale e profilo professionale del tuo personale (in eccesso e non)

  • in quanto tempo vuoi concludere la procedura di licenziamento

N.B: invii la comunicazione alle RSA se i lavoratori hanno creato delle rappresentanze dei sindacati in azienda, altrimenti la invii ai sindacati più rilevanti a livello nazionale

Step 3. Incontro con i sindacati

Incontro con i sindacati (”esame congiunto”)

È un incontro che possono richiedere RSA e associazioni sindacali:

  • entro 7gg dalla comunicazione di avvio

  • per valutare possibili alternative al licenziamento

  • deve terminare entro 45gg

  • l’esito sia negativo che positivo va comunicato alle associazioni sindacali e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) competente

Eventuale secondo incontro (”fase amministrativa”)

Se non trovate un accordo, gli organi amministrativi competenti (e.g. ITL):

  • possono fissare un ulteriore incontro per valutare e/o formulare nuove proposte

  • entro 30gg dal ricevimento dell’esito negativo (15gg per meno di 10 dipendenti)

Attenzione! Per i dirigenti andranno effettuati incontri ad hoc

Step 4. Licenziamento

Trovato un accordo o terminati gli incontri, puoi procedere al licenziamento. Devi individuare i lavoratori da licenziare considerando:

  • i criteri di scelta che dice la legge (familiari a carico, anzianità lavorativa, esigenze tecnico produttive e organizzative dell’azienda). Di solito, conviene farsi aiutare da un avvocato o da un consulente del lavoro a individuare i lavoratori secondo i criteri

  • il preavviso previsto per ognuno

Per terminare la procedura, dovrai inviare 2 comunicazioni:

  1. ai lavoratori licenziati, con metodo tracciabile (e.g. raccomandata a/r)

  2. all’ufficio regionale del lavoro e alle RSA, entro 7gg da quando hai inviato le lettere di licenziamento, con l’elenco dei licenziati e i criteri di scelta applicati

Procedura scorretta e sanzioni

  • Considera che ci sono sanzioni diverse a seconda che il lavoratore sia stato assunto prima o dopo il 7 marzo 2015. Ti consigliamo di farti assistere da professionisti per evitare errori e soprattutto perché la normativa cambia spesso

  • Ad es: se il lavoratore ti fa causa, rischi di dover pagare un risarcimento:

    • se assunto pre 7.03.2015: min. 12 e max 24 mensilità

    • se assunto post 7.03.2015: min. 6 e max 36 mensilità

Domande frequenti

In quali casi non si può fare un licenziamento collettivo?

La procedura non si può applicare:

  • in caso di scadenza di contratti a tempo determinato

  • in caso di fine lavoro nelle costruzioni edili, intesa come fine di una determinata fase di lavori

  • nei casi di attività stagionali o saltuarie

Posso assumere nuovo personale dopo un licenziamento collettivo?

La risposta è: ni! Nei 6 mesi successivi al licenziamento non devi assumere nessuno con le stesse mansioni del dipendente licenziato

Quali lavoratori non rientrano nel conteggio dei 15 dipendenti?

Lavoratori somministrati, soci della società che abbiano un compenso, tirocinanti, associati in partecipazione


Note:

* Si guarda la media dei lavoratori dei 6 mesi che precedono i licenziamenti e si considerano tutti i dipendenti, compresi dirigenti, intermittenti, part-time e telelavoristi

** I 5 lavoratori devono essere collocati nella stessa “unità produttiva” (o in diverse unità nella stessa provincia). In pratica l’unità produttiva è ogni sede della società che produce beni o servizi, con una sua organizzazione autonoma

*** È un’indennità che paga l’INPS per integrare la retribuzione di lavoratori che non possono momentaneamente svolgere il proprio lavoro per crisi o ristrutturazione aziendale

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