Il TFR sono i soldi che paghi al dipendente quando termina il rapporto di lavoro. Per capire com’è tassato il TFR lasciato in azienda, è utile sapere che è diviso in due elementi:

Iniziamo subito dicendo che per evitare un’ eccessiva tassazione, sul TFR viene applicata una tassazione separata.

La tassazione viene applicata alla quota maturata facendo un’analisi dell’aliquota annuale del dipendente dei 5 anni precedenti. L’aliquota è ricalcolata dall’Agenzia delle Entrate per verificare il calcolo corretto.
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La somma accantonata dal datore è inoltre soggetta a rivalutazione annua. La rivalutazione del TFR si effettua alla fine di ogni anno ad un coefficiente di rivalutazione (varia dall’1.5% fisso ad un possibile 75% variabile perché dipendente da un indice ISTAT annuale che è legato all’inflazione). Questo permette di arrivare al calcolo del TFR lordo. Sulla base dell’importo lordo, sarai tu a dover fare il calcolo per determinare l’importo del TFR netto. Per farlo, devi seguire questi passaggi:

L’Agenzia delle Entrate poi ricalcolerà l’imposta tenendo i redditi degli ultimi 5 anni in considerazione.

Se il tuo dipendente decide di conservare il suo TFR presso un fondo, esso viene tassato al momento della rendita (quando il tuo dipendente raggiunge il pensionamento). Qui la tassazione può variare da un massimo di 15% ad un minimo di 9%.
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Se vuoi saperne di più sul TFR, leggi questo articolo.