Un po’ di contesto
Il TFR (Trattamento di fine rapporto) è un importo che paghi al dipendente quando termina il rapporto di lavoro.
Corrisponde al 7,41% della RAL di ogni dipendente
Il dipendente può decidere dove conservare il suo TFR: presso l’azienda (default) o presso un fondo (in questo caso, dovrai fare bonifici periodici al fondo)
Destinazione del TFR
Entro 6 mesi dall’assunzione, devi consegnare al dipendente un modulo (qui un modello) in cui gli chiedi dove vuole destinare il suo TFR. Ci sono 3 possibilità:
lo lascia in azienda
lo dà a un fondo pensione di sua scelta
non decide entro 6 mesi dall’assunzione → andrà versato al fondo di categoria indicato dal CCNL
Sia nel caso in cui il dipendente scelga un fondo, sia nel caso in cui non decida e versi al fondo di categoria, una volta che inizia a versare il TFR ad un fondo non può più decidere di tenerlo in azienda! Al massimo, può cambiare scelta del fondo quando cambia lavoro
1. TFR in azienda
Se hai meno di 50 dipendenti: dovrai conservare mese per mese il TFR per non avere sorprese quando il dipendente se ne va
Se hai più di 50 dipendenti: dovrai versare ogni mese al Fondo di Tesoreria INPS la quota di TFR maturata dai dipendenti
Attenzione! Questa regola vale solo se hai 50 dipendenti quando avvii l’attività o se avevi raggiunto il numero al 31.12.2006. In caso contrario, dovrai conservare il TFR in azienda.
2. TFR al fondo
Dovrai versare mensilmente la quota di TFR maturata dal dipendente direttamente al fondo pensione da lui scelto
Finché lavora per te, il dipendente NON può cambiare idea sulla destinazione del TFR
Quando termina il rapporto di lavoro può decidere se:
lasciarlo al fondo e prenderlo quando andrà in pensione (dovrà comunicarlo ad ogni nuovo datore per permettergli di effettuare i versamenti)
riscattarlo e ripartire con una nuova scelta con il nuovo datore di lavoro
passarlo da un fondo ad un altro (senza riscattare i soldi)
3. TFR al fondo di categoria
Se, trascorsi 6 mesi dall’assunzione, il dipendente non fa una scelta:
dovrai verificare quale fondo è previsto dal tuo CCNL
dovrai versare mensilmente su quel fondo la sua quota di TFR
Finché lavora per te NON può cambiare idea sulla destinazione del TFR e quando cessa può optare per una delle 3 scelte riportate al paragrafo prima
Tipologie di fondi
Esistono 2 tipologie di fondi:
aperti: chiunque può utilizzarli, compresi i soggetti che non hanno un lavoro, e sono istituiti, principalmente, da banche e agenzie assicurative
chiusi (negoziali): permettono l’adesione solo a specifiche categorie e sono il frutto di accordi di categoria o contratti collettivi (e.g. per il commercio il fondo previsto è Fon.te, per i metalmeccanici è Cometa etc.)
Pro e contro di avere il TFR in un fondo
| Dipendenti | Datore |
Vantaggi | la possibilità di ottenere sgravi fiscali. Entro una certa soglia annuale è possible diminuire l’imponibile IRPEF, pagando meno imposte | una volta versato, non dovrai pagare la rivalutazione monetaria quando il rapporto di lavoro cesserà |
| è tassato meno rispetto a quello erogato al termine del rapporto direttamente dall’azienda | non rischierai di avere brutte sorprese qualora un dipendente con una notevole anzianità di servizio decidesse di andare via all’improvviso |
Svantaggi | salvo casi specifici* (e.g. acquisto prima casa), il TFR può essere riscosso solo al momento della pensione | Dovrai fare bonifici mensili ai fondi scelti dai diversi dipendenti con un aggravio in termini di tempo |
Domande frequenti
I dipendenti possono pagare una quota aggiuntiva al fondo scelto?
I dipendenti possono pagare una quota aggiuntiva al fondo scelto?
Sì, i dipendenti che scelgono i fondi chiusi possono decidere di pagare un contributo volontario e aggiuntivo rispetto a quello dovuto. In questo caso, come datore di lavoro, dovrai versare tra l’1 e il 2% a seconda di quanto previsto dal CCNL.
Cosa fare se il nuovo dipendente aveva già destinato il proprio TFR ad un fondo?
Cosa fare se il nuovo dipendente aveva già destinato il proprio TFR ad un fondo?
Nei primi 6 mesi dall’assunzione, dovrà comunque compilare il modulo TFR e fare una scelta: se continuare a versare il TFR in quel fondo, oppure cambiare. Finché non compila il modulo, tu accantoni il nuovo TFR maturato in azienda e, nel caso in cui scelga di continuare a versare sullo stesso fondo, verserai anche l’arretrato sul fondo.
Note:
* Ogni fondo prevede i requisiti (e.g. una determinata anzianità di contribuzione) e le casistiche (e.g. acquisto prima casa) di accesso ad una eventuale richiesta di anticipazione del TFR.