Il TFR sono soldi che metti da parte per legge per i tuoi dipendenti oltre alla retribuzione ordinaria prevista. Risultano come liquidazione quando il dipendente termina il rapporto di lavoro. Per capire meglio cos’è (e quanto sia una complicazione inutile della tua vita!), vedi questo articolo: il TFR
La risposta breve è: il TFR che accantoni ogni anno è il 7,41% della RAL di ogni dipendente. Questi son soldi che metti da parte anzichè pagare al dipendente.
Come calcolare il TFR in dettaglio
La risposta più articolata che trovi nella normativa è: il TFR è pari alla RAL diviso 13,5 (ovvero il 7,41%). Da questo devi sottrarre lo 0,5% che viene versato all’INPS (non lo detieni tu).
Questo 7,41% viene moltiplicato per una “RAL a fini TFR”, che include principalmente:
✅ retribuzione ordinaria
✅ festività
✅ scatti di anzianità (parte della retribuzione ordinaria)
Ma non include
❌ rimborsi spese
❌ bonus e straordinari – se non erogati con continuità
La rivalutazione del TFR
il TFR già accantonato negli anni passati si rivaluta ogni anno di una percentuale pari a: (75% * indice ISTAT) + 1,5%. Questi “interessi” di rivalutazione sono altri soldi che metti da parte per il dipendente, e sono un costo per l’azienda.
Non paghi la rivalutazione se il dipendente ha il TFR presso un fondo esterno all’azienda.
Quanto viene tassato il TFR?
Quanto visto finora è il TFR lordo. Al momento del pagamento, il dipendente paga le tasse secondo un’ aliquota IRPEF (per la precisione, si prende una aliquota IRPEF media sugli ultimi 5 anni lavorati). Se vuoi scoprire di più sulla tassazione, puoi farlo in questo articolo.
Fonti
Trattamento di fine rapporto: Art. 2120 c.c.
art.19 TUIR