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Naspi: come funziona l'indennità di disoccupazione
Naspi: come funziona l'indennità di disoccupazione
Aggiornato oltre 3 settimane fa

Cos’è la Naspi

In teoria si scrive NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), ma per velocità scriviamo Naspi. È un’indennità economica che possono chiedere i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Ogni mese, una parte dei contributi che paghi all’INPS serve a finanziare questa indennità.

Quando spetta la Naspi

  • in tutti i casi di licenziamento

  • dimissioni per giusta causa

  • dimissioni durante il periodo di maternità e fino al 1° anno di vita del figlio

  • nei casi di risoluzione consensuale, se rientrano nelle casistiche di conciliazione obbligatoria presso la Direzione Territoriale del Lavoro

Come funziona la Naspi

  • Il lavoratore deve presentare la richiesta tramite il portale INPS o tramite un soggetto abilitato (e.g. patronato)

  • Una volta che la domanda verrà approvata, l’INPS procederà a pagare il lavoratore a partire dall’8° giorno successivo alla data di fine del rapporto di lavoro

  • Il pagamento avverrà mensilmente

Quanto costa la Naspi all’azienda

  • Ogni mese per tutta la durata del contratto di lavoro: l’ 1,61% (3,01% per tempi determinati) dei contributi che versi per ogni dipendente

  • Una tantum: ticket licenziamento (leggi sotto!)

Che cos’è il ticket licenziamento

Quando un dipendente si dimette per giusta causa o viene licenziato, come datore di lavoro devi pagare una somma per “finanziare” la Naspi di quel dipendente. Questa cifra:

  • è pari al 41% di una cifra che indica ogni anno l’INPS (”massimale mensile NASPI”, 1550,42€ per il 2024 ), che poi devi moltiplicare per i mesi di anzianità aziendale del dipendente, fino a max 36. Un mese di anzianità conta solo se il lavoratore ha lavorato almeno 15 gg). Si calcola così:

    (41% massimale annuo)/12 = massimale mensile massimale mensile * mesi anzianità = ticket licenziamento

  • dovrai pagarla insieme ai contributi relativi al mese successivo a quello in cui è avvenuta la cessazione (e.g. cessazione a gennaio, il contributo va versato insieme ai contributi di febbraio, ossia entro il 16 marzo).

Esempio di calcolo:

  • Lavoratore con 2 anni e 2 mesi di anzianità di servizio nel 2024

  • (1550,42€ x 41%)/12=52,97€

  • 52,97*26 = 1.377,22€

  • Lavoratore con 4 anni di anzianità nel 2024 (il calcolo è uguale per tutti i lavoratori con oltre 36 mesi di anzianità di servizio)

  • (1550,42€ x 41%)/12=52,97€

  • 52,97€*36= 1.906,92€

Attenzione! In caso di licenziamento collettivo le percentuali cambiano.

Agevolazioni per l’assunzione di lavoratori percettori di NASpI

Se assumi a tempo pieno e indeterminato un lavoratore che percepisce la NASPi, puoi richiedere un’agevolazione che è pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe spettata al dipendente se non l’avessi assunto.

Esempio:

  • Al momento dell’assunzione, il dipendente avrebbe ancora diritto a 3 mesi di NASpI

  • Il dipendente percepiva 1.300€ di NASpI ogni mese

  • Per 3 mesi, il datore di lavoro avrà un contributo pari a 260€

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