Un po’ di contesto
L’INPS (Istituto nazionale della Previdenza Sociale) è l’ente che si occupa di:
pagare indennità come malattia e maternità
garantire sostegni al reddito (e.g. disoccupazione – Naspi, ADI ect.);
fornire sussidi (e.g. per disabili o invalidi);
C’è un sacco di burocrazia collegata all’INPS, qui riassumiamo gli obblighi principali:
Obbligo | In cosa consiste | Quando farlo |
Registrazione azienda presso l’INPS* | Crei per la prima volta il “profilo” della tua azienda davanti all’INPS | Quando assumi il primo dipendente |
Comunicazione UniLav** | Comunichi al Ministero del Lavoro i dati del nuovo dipendente e del nuovo contratto di lavoro | Ogni volta che assumi un nuovo dipendente, 24 ore prima dell’inizio del lavoro |
Versamento contributi | Paghi dei contributi pari a circa il 30% della RAL del dipendente | 16 del mese successivo a quello di riferimento |
Comunicazione Uniemens | Comunichi la situazione della tua azienda sul piano dei contributi | Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento |
Quanto, quando e come devi pagare
Quanto devi pagare
Quanto versare dipende da diversi fattori come ad esempio:
tipo di contratto di lavoro con cui assumi (e.g. apprendistato prevede % più basse)
utilizzo di agevolazioni (e.g. decontribuzione sud, per i dettagli leggi qui!)
In generale, i contributi INPS a tuo carico sono circa il 30% della RAL del dipendente
Quando devi pagare
Entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento (e.g. i contributi di gennaio li paghi entro il 16 febbraio)
Come pagare
Tramite F24 (in genere lo predispone per te il consulente del lavoro)
Attenzione! Il mancato pagamento dei contributi impedisce il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (c.d. DURC)
Denuncia UNIEMENS
Che cos’è
È una comunicazione obbligatoria – una per tutta l’azienda – da inoltrare ogni mese all’INPS. Una sorta di “diario” che contiene:
tutti i dati aziendali
i dati retributivi e contributivi dei dipendenti
eventuali anticipi che hai fatto per conto dell’INPS (e.g. pagamento malattia)
A cosa serve
a verificare che i contributi vengano pagati in maniera corretta e regolare
a recuperare quanto anticipato per conto dell’INPS (e.g. per la malattia)
a conoscere l’importo che poi andrà inserito in F24 per fare i pagamenti
Quando farla
Deve essere mandata all’INPS entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. (e.g. per febbraio, dovrai inviarlo entro il 31 marzo)
Come fare se non riesci a pagare i contributi
Se sei indietro con il pagamento dei contributi e non hai ancora ricevuto avvisi di mancato pagamento, puoi richiedere all’INPS
1. Rateazione principale:
pagamento in 24 mesi, oppure
pagamento in 36 mesi per:
calamità naturali o procedure concorsuali
temporanea carenza di liquidità finanziaria dovuta, ad esempio, a un ritardo nell’incasso di crediti Statali, di Enti Pubblici o P.A., oppure a una crisi, riorganizzazione, ristrutturazione o riconversione aziendale
2. Rateazione breve:
pagamento in max. 6 mesi per:
debito di 3 mensilità per datori di lavoro e committenti
un trimestre per lavoratori autonomi
Attenzione! L’INPS, prima di concederti la rateazione, verificherà che tu non abbia altri debiti aziendali (e.g. verso la gestione commercianti o la gestione separata). Poi valuterà il numero di mensilità a seconda dei criteri sopra, inserendo nel totale da pagare anche gli eventuali altri debiti
Il nostro consiglio
Se hai bisogno di pagare a rate i contributi, puoi chiedere un piano di rateizzazione direttamente all’Agenzia delle Entrate, invece che all’INPS. Questo ti permette di avere molte più rate e di non dover sottostare ai criteri rigidi dell’INPS per concederti il pagamento a rate
Se sei in difficoltà con i pagamenti, fai attenzione a non dire di aver anticipato somme per conto dell’INPS (e.g. malattia) se non le hai effettivamente pagate al dipendente. Infatti, se lo fai per ottenere una compensazione di quanto dovuto all’INPS, si tratta del reato di appropriazione indebita
Sanzioni
Illecito | Sanzione |
Omissione contributiva | Sanzioni pari all’8% dell’importo dei contributi o dei premi dovuti (e comunque non > 40%***degli importi dovuti) |
Evasione contributiva | Alle somme non versate si applica un tasso di interesse pari al 30% (e comunque non > 60%*** degli importi dovuti) |
Omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei dipendenti | – Se l’importo omesso non supera i 10.000€ annui: sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000€ |
Mancata presentazione UNIEMENS | Sanzione di 125€ per ogni lavoratore occupato e per ogni denuncia. Sanzione ridotta a 1/4 (31,25€) se la denuncia è presentata entro i 5 giorni successivi alla scadenza ed è ridotta a 1/2 (62,50€) se la denuncia è presentata tra il 6° e il 10° giorno |
Attenzione! Prima di sanzionarti per errata/mancata compilazione dell’UNIEMENS, l’INPS ti chiederà di inviarlo/correggerlo entro 16 gg, previo rilascio del DURC. Se non lo correggi/invii, l’INPS potrebbe procedere con un accertamento e alla fine con una sanzione
Note
* Si parla di ”aprire una posizione previdenziale aziendale”.
** Se la fa il consulente del lavoro, tu dovrai solo consegnargli la documentazione utile; se la fai tu, dovrai registrarti sull’apposito portale del Ministero del Lavoro. In ogni caso, con l’invio dell’UniLav vengono assolti tutti gli obblighi di comunicazione verso ITL, INPS e INAIL.
*** Al raggiungimento di tale tetto massimo, sulla sola parte contributiva maturano gli interessi di mora al tasso in vigore alla data dell’effettivo pagamento.