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Cosa fare per essere in regola con l’INPS
Cosa fare per essere in regola con l’INPS
Aggiornato oltre 5 mesi fa

Un po’ di contesto

  • L’INPS (Istituto nazionale della Previdenza Sociale) è l’ente che si occupa di:

    • pagare indennità come malattia e maternità

    • garantire sostegni al reddito (e.g. disoccupazione – Naspi, ADI ect.);

    • fornire sussidi (e.g. per disabili o invalidi);

  • C’è un sacco di burocrazia collegata all’INPS, qui riassumiamo gli obblighi principali:

Obbligo

In cosa consiste

Quando farlo

Registrazione azienda presso l’INPS*

Crei per la prima volta il “profilo” della tua azienda davanti all’INPS

Quando assumi il primo dipendente

Comunicazione UniLav**

Comunichi al Ministero del Lavoro i dati del nuovo dipendente e del nuovo contratto di lavoro

Ogni volta che assumi un nuovo dipendente, 24 ore prima dell’inizio del lavoro

Versamento contributi

Paghi dei contributi pari a circa il 30% della RAL del dipendente

16 del mese successivo a quello di riferimento

Comunicazione Uniemens

Comunichi la situazione della tua azienda sul piano dei contributi

Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento

Quanto, quando e come devi pagare

Quanto devi pagare

  • Quanto versare dipende da diversi fattori come ad esempio:

    • tipo di contratto di lavoro con cui assumi (e.g. apprendistato prevede % più basse)

    • utilizzo di agevolazioni (e.g. decontribuzione sud, per i dettagli leggi qui!)

  • In generale, i contributi INPS a tuo carico sono circa il 30% della RAL del dipendente

Quando devi pagare

Entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento (e.g. i contributi di gennaio li paghi entro il 16 febbraio)

Come pagare

Tramite F24 (in genere lo predispone per te il consulente del lavoro)

Attenzione! Il mancato pagamento dei contributi impedisce il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (c.d. DURC)

Denuncia UNIEMENS

Che cos’è

È una comunicazione obbligatoria – una per tutta l’azienda – da inoltrare ogni mese all’INPS. Una sorta di “diario” che contiene:

  • tutti i dati aziendali

  • i dati retributivi e contributivi dei dipendenti

  • eventuali anticipi che hai fatto per conto dell’INPS (e.g. pagamento malattia)

A cosa serve

  • a verificare che i contributi vengano pagati in maniera corretta e regolare

  • a recuperare quanto anticipato per conto dell’INPS (e.g. per la malattia)

  • a conoscere l’importo che poi andrà inserito in F24 per fare i pagamenti

Quando farla

Deve essere mandata all’INPS entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. (e.g. per febbraio, dovrai inviarlo entro il 31 marzo)

Come fare se non riesci a pagare i contributi

Se sei indietro con il pagamento dei contributi e non hai ancora ricevuto avvisi di mancato pagamento, puoi richiedere all’INPS

1. Rateazione principale:

  • pagamento in 24 mesi, oppure

  • pagamento in 36 mesi per:

    • calamità naturali o procedure concorsuali

    • temporanea carenza di liquidità finanziaria dovuta, ad esempio, a un ritardo nell’incasso di crediti Statali, di Enti Pubblici o P.A., oppure a una crisi, riorganizzazione, ristrutturazione o riconversione aziendale

2. Rateazione breve:

  • pagamento in max. 6 mesi per:

    • debito di 3 mensilità per datori di lavoro e committenti

    • un trimestre per lavoratori autonomi

Attenzione! L’INPS, prima di concederti la rateazione, verificherà che tu non abbia altri debiti aziendali (e.g. verso la gestione commercianti o la gestione separata). Poi valuterà il numero di mensilità a seconda dei criteri sopra, inserendo nel totale da pagare anche gli eventuali altri debiti

Il nostro consiglio

  • Se hai bisogno di pagare a rate i contributi, puoi chiedere un piano di rateizzazione direttamente all’Agenzia delle Entrate, invece che all’INPS. Questo ti permette di avere molte più rate e di non dover sottostare ai criteri rigidi dell’INPS per concederti il pagamento a rate

  • Se sei in difficoltà con i pagamenti, fai attenzione a non dire di aver anticipato somme per conto dell’INPS (e.g. malattia) se non le hai effettivamente pagate al dipendente. Infatti, se lo fai per ottenere una compensazione di quanto dovuto all’INPS, si tratta del reato di appropriazione indebita

Sanzioni

Illecito

Sanzione

Omissione contributiva

Sanzioni pari all’8% dell’importo dei contributi o dei premi dovuti (e comunque non > 40%***degli importi dovuti)

Evasione contributiva

Alle somme non versate si applica un tasso di interesse pari al 30% (e comunque non > 60%*** degli importi dovuti)

Omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei dipendenti

– Se l’importo omesso non supera i 10.000€ annui: sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000€
– Se supera i 10.000€ annui: reclusione fino a 3 anni e multa fino a 1.032€

Mancata presentazione UNIEMENS

Sanzione di 125€ per ogni lavoratore occupato e per ogni denuncia. Sanzione ridotta a 1/4 (31,25€) se la denuncia è presentata entro i 5 giorni successivi alla scadenza ed è ridotta a 1/2 (62,50€) se la denuncia è presentata tra il 6° e il 10° giorno

Attenzione! Prima di sanzionarti per errata/mancata compilazione dell’UNIEMENS, l’INPS ti chiederà di inviarlo/correggerlo entro 16 gg, previo rilascio del DURC. Se non lo correggi/invii, l’INPS potrebbe procedere con un accertamento e alla fine con una sanzione


Note

* Si parla di ”aprire una posizione previdenziale aziendale”.

** Se la fa il consulente del lavoro, tu dovrai solo consegnargli la documentazione utile; se la fai tu, dovrai registrarti sull’apposito portale del Ministero del Lavoro. In ogni caso, con l’invio dell’UniLav vengono assolti tutti gli obblighi di comunicazione verso ITL, INPS e INAIL.

*** Al raggiungimento di tale tetto massimo, sulla sola parte contributiva maturano gli interessi di mora al tasso in vigore alla data dell’effettivo pagamento.

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