Cos'è il patto di non concorrenza?
Il patto di non concorrenza impedisce al dipendente, dopo che è terminato il rapporto di lavoro, di svolgere attività in concorrenza con quella della tua azienda*
per un determinato periodo di tempo
in un certo territorio
e a fronte di una somma di denaro congrua
Può essere stipulato all’assunzione, durante il rapporto di lavoro, alla cessazione o anche dopo
Come prevedere un patto di non concorrenza?
Step 1. Individua i lavoratori strategici
Puoi prevedere un patto di non concorrenza non solo per i dirigenti, ma anche per quei lavoratori le cui mansioni sono strategiche per la tua azienda, per evitare che portino il loro know how o che svolgano lo stesso tipo di mansioni in un’azienda concorrente
Step 2. Definisci quanto vuoi limitare il lavoratore
Devi definire quanto vuoi limitare l’attività del lavoratore, subito dopo aver smesso di lavorare per te, sotto tre profili:
Temporale. La durata deve essere < 5 anni per i dirigenti, < 3 anni negli altri casi. Se anche prevedi una durata maggiore, si riduce automaticamente fino al massimo consentito
Territoriale. Definisci il territorio in cui il lavoratore non può farti concorrenza (ad es: in una certa Regione, in Italia). Il patto è nullo se non definisci il territorio, oppure se l’indicazione è generica o troppo estesa
Di attività. Il divieto di concorrenza può riguardare qualsiasi attività che possa competere con quella del datore (anche diverse da quelle svolte fino a quel momento dal lavoratore) e può riguardare sia il lavoro subordinato, che autonomo o consulenziale. Puoi anche indicare i nomi delle imprese concorrenti!
Step 3. Quantifica il corrispettivo
La legge non ci dice quanto devi pagare, ma dice solo che il corrispettivo deve essere congruo. Il compenso cresce al crescere:
della posizione gerarchica e della retribuzione del lavoratore
del vincolo territoriale
dell’insieme delle attività vietate e dei datori individuati come concorrenti
della durata
Nella pratica, il corrispettivo non può essere < 15-20% della RAL (ma può salire a seconda di quanto sono estesi il vincolo territoriale e le attività vietate
Step 4. Decidi quando vuoi pagare il corrispettivo
Anche qui la legge non ci dice nulla. Puoi quindi decidere liberamente se pagare il corrispettivo
ogni mese (dal primo mese di lavoro o dal mese di sottoscrizione del patto)
interamente al termine del rapporto di lavoro
a rate, a partire dalla fine del rapporto e per tutta la durata del vincolo
allo scadere del vincolo del patto di non concorrenza
in forma mista
Se paghi il patto di non concorrenza nel corso del rapporto del lavoro, entra a far parte della retribuzione e quindi sia tu che il lavoratore ci pagate sopra contributi e tasse normalmente
Cosa puoi fare se il lavoratore viola il patto
Il lavoratore ti dovrà pagare:
la somma che gli hai versato come corrispettivo del patto. Questa somma puoi corrisponderla al lavoratore con varie modalità: leggi qui
se l’hai prevista nel contratto, una penale ulteriore
In più, puoi chiedere al Giudice di ordinare al lavoratore di interrompere l’attività in violazione del patto
* Durante il rapporto di lavoro, tutti i dipendenti hanno il divieto di svolgere attività in concorrenza con il datore di lavoro. Questo vincolo, che viene meno con la fine del rapporto di lavoro, può essere “esteso” grazie al patto di non concorrenza