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Focus dipendente: dimissioni e preavviso
Focus dipendente: dimissioni e preavviso
Aggiornato oltre un mese fa

A cosa serve il preavviso in caso di dimissioni?

Per dare il tempo al datore di lavoro di trovare un sostituto, garantendo la continuità dell’attività lavorativa.

Quanti giorni di preavviso bisogna dare?

Dipende dal CCNL applicato, dal livello di inquadramento e da quanti anni si è lavorato per quell'azienda. Nei due schemi sottostanti si può notare, per esempio, come i tempi di preavviso varino da un contratto collettivo all’altro:

CCNL METALMECCANICA-INDUSTRIA

Anni di servizio

Livelli B2, B3 e A1

Livelli C2, C3 e B1

Livelli D1, D2 e C1

Fino a 5 anni

2 mesi

1 mese e 15 giorni

10 giorni

Oltre 5 fino a 10

3 mesi

2 mesi

20 giorni

Oltre i 10 anni

4 mesi

2 mesi e 15 giorni

1 mese

CCNL COMMERCIO

Anni di servizio

Quadri e I Livello

II e III Livello

IV e V Livello

VI e VII Livello

Fino a 5 anni

45 giorni

20 giorni

15 giorni

10 giorni

Oltre 5 fino a 10

60 giorni

30 giorni

20 giorni

15 giorni

Oltre 10 anni

90 giorni

45 giorni

30 giorni

15 giorni

Se un dipendente si dimette senza preavviso cosa succede?

Dipende dalla motivazione per cui un dipendente si dimette. Infatti, se ci si dimette per giusta causa, il preavviso non è dovuto; mentre, se non c’è giusta causa e non si dà il preavviso, l'azienda potrebbe trattenerlo dall’ultima busta paga.

Quanti giorni di preavviso bisogna dare con un contratto a tempo determinato?

Dato che questo tipo di contratto ha un termine, il preavviso non è previsto perché il lavoratore può dimettersi solo per giusta causa. In caso di dimissioni senza giusta causa da un tempo determinato, l'azienda in teoria potrebbe fare causa per ottenere dal lavoratore un risarcimento danni.

Come devono essere date le dimissioni?

La risposta è: dipende! Infatti, le dimissioni, per essere valide, devono essere fatte online (a questo link o presso un patronato/CAF/consulente del lavoro)…tuttavia, in alcuni casi specifici (e.g. gravidanza o figli fino a 3 anni) le dimissioni seguono un altro iter e devono essere convalidate presso l’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro).

Quale procedura bisogna seguire per le dimissioni in caso di gravidanza o figlio fino a 3 anni?

Il processo da seguire è il seguente:

  • Il lavoratore deve informare il datore, tramite pec/raccomandata, della volontà di dimettersi durante il periodo protetto, indicando la data di decorrenza;

  • Il lavoratore si reca all’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro) con la lettera di dimissioni e la relativa prova di consegna;

  • L’ITL convalida le dimissioni entro 45 giorni inviando copia della convalida al lavoratore e al datore di lavoro;

  • Il datore di lavoro provvede ad effettuare la normale comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro;

Qual è la data di decorrenza?

Quando dai le dimissioni, devi inserire una "data di decorrenza". Come data si deve inserire il giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro (e.g. se l’ultimo giorno di lavoro sarà il 22.12.24, come data di decorrenza dovrà inserire il 23.12.24).

Il preavviso, in caso di figlio piccolo, è sempre dovuto?

Ancora una volta la risposta è: dipende!

  • nel primo anno di vita del figlio, la lavoratrice non è tenuta a rispettare il periodo di preavviso, ma le spetta comunque l’indennità sostitutiva del preavviso;

  • nel secondo e terzo anno di vita del figlio il preavviso è dovuto come per gli altri lavoratori;

È possibile revocare le dimissioni?

Sì! Se il dipendente cambia idea, le dimissioni possono essere revocate nei 7 giorni successivi all’invio seguendo la procedura online (link).

Quando vanno comunicate le dimissioni?

Dipende dal CCNL:

  • per alcuni il periodo di preavviso parte dal giorno successivo a quando vengono comunicate le dimissioni o il licenziamento (es: CCNL Metalmeccanica Industria);

  • in altri parte dai giorni 1 e 16 del mese (es: CCNL Commercio); significa che, se la cessazione viene comunicata dopo il 1° del mese, il preavviso dovrà essere calcolato dal 16 dello stesso mese, mentre, se la comunicazione avviene dopo il 16, il preavviso partirà dal 1° del mese successivo;

  • in altri casi, le regole possono variare sensibilmente, in quanto dipendono dalla volontà delle parti che hanno negoziato e definito il CCNL;

Per evitare errori ci si può rivolgere a un soggetto abilitato alla trasmissione online delle dimissioni (patronati, consulenti del lavoro ecc.).

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