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Quando prendere un co.co.co., un dipendente o una partita Iva
Aggiornato oltre 8 mesi fa

Principali differenze con il lavoro subordinato e le partite IVA

La regola di base è: usa un co.co.co. solo se sei in grado di dare obiettivi di medio-lungo termine e di dare un buon livello di autonomia al lavoratore, senza doverlo controllare costantemente. Altrimenti rischi di utilizzare un co.co.co. in maniera scorretta

Costo di un co.co.co. vs. dipendente e partita IVA

Un co.co.co. ti costa circa il 10% in meno di un contratto da dipendente, ma circa il 20% in più di una partita IVA. Vediamo un esempio concreto:

Voci di costo

Co.co.co

Dipendente

Partita IVA forfettaria

RAL / Lordo

30.000

30.000

30.000

Costo azienda

37.000

41.192

30.000

Netto

21.920

22.395

21.800

Numero arrotondati, con aliquote regionali/comunali medie, detrazioni solo da lavoro dipendente

Co.co.co. vs. lavoro subordinato

Co.co.co.

Lavoro subordinato

Orario di lavoro prestabilito

no

si

Tredicesima/quattordicesima

no

si

Straordinari

no

si

Ferie e permessi

no

si

Anticipo malattia datore di lavoro*

no

si

TFR

no

si

Contribuzione INPS**

si (gestione separata)

si

Assicurazione INAIL

si

si

Infortunio

si (per dettagli qui)

si

Co.co.co. vs partita IVA

Il cococo non ha la stessa convenienza economica di una partita IVA. Quindi perché usarlo?

  • Il collaboratore non ha una partita IVA e non vuole aprirla. Avere una partita IVA vuol dire doversi occupare di pagare tasse e contributi anziché lasciare che sia il datore a farlo.

  • Se ci sono due di queste tre casistiche, non puoi usare la partita IVA:

    1. La collaborazione ha una durata superiore a 8 mesi annui per 2 anni consecutivi

    2. L’80% dei ricavati del lavoratore autonomo deriva dalla vostra collaborazione

    3. Il lavoratore autonomo ha una postazione fissa in sede


Note:

* Dato che lavora a obiettivi, la sua retribuzione non cambia in caso di malattia purché raggiunga gli obiettivi. Il collaboratore deve essere iscritto alla gestione separata INPS e richiedere l’indennizzo per malattia in prima persona. Tu non devi anticipare nulla

** L’aliquota è del 35,03%, di cui 1/3 è a carico del collaboratore e 2/3 a carico tuo

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