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Licenziamento per malattia prolungata (superamento del comporto)
Licenziamento per malattia prolungata (superamento del comporto)

Si può licenziare un dipendente che è sempre in malattia se, e solo se, supera il periodo massimo di giorni stabilito dal CCNL.

Aggiornato oltre una settimana fa

Dritto al punto

  • Puoi licenziare un dipendente che ha superato ~180 giorni di malattia in un anno (la soglia precisa dipende dal CCNL – vedi sotto)

  • Se decidi di non licenziarlo dopo 180 giorni, sappi che il suo stipendio è a carico dell’azienda e non più dell’INPS

  • Non puoi invece licenziarlo per infortunio troppo lungo, né per “malattia professionale” troppo lunga

Si può licenziare un dipendente che è sempre in malattia se, e solo se, supera il periodo massimo di giorni stabilito dal CCNL. Ecco come funziona.

Licenziamento per (troppa) malattia

  • Puoi (ma non sei obbligato a) licenziare un dipendente che è stato malato per un tempo superiore al “periodo di comporto”, ovvero al limite dei giorni annuali di malattia previsti dal CCNL (normalmente: 180 giorni nell’ultimo anno; ma vedi sotto i dettagli del CCNL).

  • Questo licenziamento può avvenire durante l’assenza per malattia, oppure al rientro.

  • Non puoi invece licenziarlo per periodi prolungati di infortunio o di malattia professionale. Infortunio, malattia professionale e malattia son 3 cose differenti; solo l’ultima prevede il licenziamento. Vedi approfondimento: Infortunio, malattia e malattia professionale: le differenze.

  • Per evitare di superare la soglia, il lavoratore può chiederti di mettersi in aspettativa non retribuita. I giorni di aspettativa non retribuita non contano ai fini della soglia limite del comporto. Nel CCNL Commercio e Metalmeccanico l’aspettativa non retribuita è un diritto del lavoratore: non puoi negarglielo.

  • Sempre per evitare di superare la soglia, il lavoratore può chiederti di trasformare i giorni di malattia godendo delle ferie già maturate. I giorni di ferie non contano ai fini del superamento del comporto. Tuttavia tu non hai l’obbligo di accettare questa richiesta.

  • Altro aspetto da valutare è l’arco temporale di riferimento per calcolare il periodo di comporto, che può essere l’anno di calendario o l’anno solare, in base a quanto previsto dai contratti collettivi.

  • Un fattore che forse vorrai considerare nel prendere una decisione è chi paga la malattia del dipendente: dopo il 180esimo giorno è generalmente a carico dell’azienda e non più dell’INPS

Dopo quanti giorni di malattia si può licenziare

  • Il limite di giorni di malattia oltre il quale l’azienda può licenziare dipende dal CCNL: CCNL Periodo di comporto Commercio 180 giorni Metalmeccanico, anzianità < 3 anni 183 giorni Metalmeccanico, anzianità 3-6 anni 274 giorni Metalmeccanico, anzianità 6+ anni 365 giorni

  • I weekend contano. Esempio: una malattia da venerdì a lunedì inclusi conta 4 giorni, non 2.

  • I giorni di assenza non devono necessariamente essere continuativi: può essere la somma di diversi eventi di malattia.

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