Quanto può durare un contratto a tempo determinato?
Il limite massimo è 24 mesi, comprensivo di proroghe e rinnovi.
Quante volte si può rinnovare un tempo determinato?
Non è previsto un limite per i rinnovi, come invece esiste per le proroghe, purché si rispettino i limiti di durata previsti dalla legge e il periodo “cuscinetto” tra la fine di un contratto e l’inizio del successivo.
Quanto deve essere lungo il periodo “cuscinetto” previsto per un rinnovo?
Almeno 10 giorni se il contratto è inferiore ai 6 mesi
Almeno 20 giorno se il contratto è superiore ai 6 mesi
Quante proroghe si possono fare in un tempo determinato?
Massimo 4.
Che differenza c’è tra proroga e rinnovo?
La proroga è un prolungamento del contratto attivo con la quale si posticipa il termine dello stesso.
Il rinnovo è un nuovo contratto che viene stipulato dopo la scadenza di quello precedente.
Nel primo caso il contratto non termina, mentre nel secondo caso finisce e ricomincia!
Quanto deve durare il periodo di prova per un tempo determinato?
Non è previsto un minimo di tempo o una durata fissa. Tuttavia, il periodo di prova dovrà essere proporzionato alla durata del contratto e alle mansioni svolte e non dovrà comunque superare i 6 mesi, se non diversamente previsto dal CCNL applicato in azienda.
La trasformazione da tempo determinato a indeterminato, può avvenire anche prima della scadenza?
Sì.
Con un contratto a tempo determinato, quante ferie si maturano?
Le stesse dei contratti a tempo indeterminato!
Il lavoratore a tempo determinato ha diritto alla malattia?
Si, per tutta la durata del contratto. Una volta terminato il contratto, se il dipendente è ancora in malattia, non avrà più diritto al pagamento della stessa.
La lavoratrice a tempo determinato ha diritto alla maternità?
Sì.
Se una lavoratrice è in maternità allo scadere del contratto, percepirà comunque l’indennità di maternità?
SI! Una volta terminato il contratto, sarà l’INPS e non più il datore di lavoro a pagare la maternità alla lavoratrice
Si può licenziare un lavoratore a tempo determinato?
Solo per giusta causa (leggi di più qui!) e quindi se il lavoratore commette qualcosa di talmente grave da non consentire la prosecuzione, nemmeno momentanea, del rapporto di lavoro.
Ci si può dimettere da un contratto a tempo determinato?
Le dimissioni, come il licenziamento, sono previste solo se avvengono per giusta causa.
Se un lavoratore si dimette senza giusta causa cosa succede?
Il datore di lavoro potrebbe intentare una causa per ottenere un risarcimento per i mesi del contratto che non sono stati lavorati