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Falsa malattia di un dipendente: cosa puoi fare?
Aggiornato oltre una settimana fa

Obblighi del lavoratore in malattia

Il lavoratore, durante la malattia, ha l’obbligo di:

  • essere reperibile per eventuali visite fiscali, durante le fasce di reperibilità (mattina 10-12, pomeriggio 17-19), 7 giorni su 7 compresi i festivi

  • evitare di adottare comportamenti che possano anche solo ritardare il processo di guarigione

Ho visto in giro il dipendente in malattia: cosa posso fare?

Se hai il sospetto che un dipendente in malattia non sia veramente malato, ecco come funziona:

  • Passo 1 – investigazione: devi provare che il dipendente non è malato

  • Passo 2 – contestazione: devi informare il dipendente e dargli una chance di giustificarsi

  • Passo 3 – sanzione disciplinare: la sanzione massima è il licenziamento

Passo 1: l’investigazione per falsa malattia

Ecco le tue opzioni:

  • Opzione 1: chiedere all’INPS di effettuare una visita fiscale al dipendente. Se il dipendente risulterà non reperibile, verrà convocato presso un ambulatorio e dovrà comunque fornire adeguata giustificazione per la sua assenza. Se non la fornisce, ci sarà una contestazione disciplinare (paragrafo successivo)

  • Opzione 2: verificare la presenza di foto sui social che provino che il dipendente non è malato

  • Opzione 3: assumere un investigatore che segua il dipendente e ne provi la malafede

Passo 2: la contestazione disciplinare per falsa malattia

Accertata la falsità della malattia, devi contestarla al dipendente e dargli una chance di giustificarsi.

  • La contestazione deve avvenire con un metodo tracciabile – e.g. firma di presa visione, raccomandata a/r, pec, etc.

  • Deve contenere la descrizione dei fatti che gli stai contestando

  • Dopo averla inviata, devi attendere minimo 5 giorni perché il dipendente scriva le proprie giustificazioni o chieda di essere sentito oralmente. Se ne fa richiesta, sei obbligato ad ascoltare le giustificazioni.

Passo 3: la sanzione disciplinare

Una volta accertata la malafede durante il periodo di malattia e completata la contestazione, potrai procedere con diverse opzioni che variano a seconda della gravità dell’atto commesso.

  • Qualora ritenga che il rapporto di lavoro possa proseguire potrai utilizzare una “sanzione conservativa”:

    • Rimprovero

    • Multa: trattenergli dallo stipendio massimo 4 ore della normale retribuzione (massimo 4 ore commercio / 3 ore metalmeccanica industria). In questo caso la multa viene poi versata all’INPS, non rimane nelle casse dell’azienda.

    • Sospensione: puoi lasciarlo a casa senza stipendio massimo 10 giorni (massimo 10 giorni nel CCNL commercio / 3 giorni nel CCNL Metalmeccanica Industria)

  • Nel caso in cui l’azione commessa risulti essere troppo grave per proseguire il rapporto di lavoro, invece, potrai attivare la “sanzione espulsiva”:

    • Licenziamento con preavviso

    • Licenziamento senza preavviso nei casi più gravi

Se procedi con le sanzioni, queste devono avvenire entro pochi giorni dalla risposta del lavoratore alla contestazione (6 giorni per il CCNL metalmeccanico, 15 giorni per il CCNL commercio).

Domande Frequenti

Il datore di lavoro può chiamare il dipendente in malattia?

No, non può chiamarlo per investigare, ma deve limitarsi a una delle opzioni sopra (mandare l’INPS, usare un investigatore privato o controllare i social).

Posso denunciare all’INPS la falsa malattia di un lavoratore?

Puoi chiamare l’INPS per fare un controllo sul lavoratore in malattia. Se rilevano che la malattia non esiste, puoi procedere con contestazione e sanzione disciplinare (e.g. licenziamento)

La falsa malattia è un reato?

Se hai dichiarato il falso al medico per farti rilasciare il certificato di malattia, si. Altrimenti no, ma può portare comunque al licenziamento del lavoratore. È inoltre reato il falso certificato di malattia del medico che sa che il lavoratore non è in malattia.

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