Vai al contenuto principale

DID e Patto di Servizio Personalizzato (PSP) per attivare un tirocinio extracurriculare in Lombardia

Aggiornato oltre un mese fa

A partire dal 1° novembre 2025, per attivare un tirocinio extracurriculare in Lombardia, il candidato tirocinante deve dimostrare il proprio stato di disoccupazione tramite due documenti chiave:

  1. la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID)

  2. e, solo se percettore di NASpI, DIS-COLL, Reddito/Supporto di Cittadinanza o analoghi, il Patto di Servizio Personalizzato (PSP).

Di seguito vediamo cosa sono questi documenti, come ottenerli e come, secondo le ultime direttive regionali, si collegano all’attivazione di un tirocinio extracurriculare.

Cos’è la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID)?

La DID è una dichiarazione ufficiale con cui una persona comunica di essere priva di occupazione e immediatamente disponibile a lavorare. È lo strumento previsto dalla legge per ottenere il riconoscimento formale dello status di disoccupato. Rilasciando la DID, il cittadino attesta di non avere un impiego e si rende disponibile a svolgere un’attività lavorativa, partecipando anche a iniziative di ricerca attiva del lavoro. Dal momento del rilascio della DID, decorre ufficialmente lo stato di disoccupazione dell’individuo.

Come ottenere la DID in Lombardia

Il rilascio della DID può essere fatto in autonomia dal tirocinante attraverso diverse piattaforme digitali ufficiali, oppure con l’assistenza dei Centri per l’Impiego (CPI). Ecco i principali canali disponibili per ottenere la DID (e come scaricare la relativa attestazione di DID):

  • Portale regionale SIUL (Lombardia) – Tramite il Sistema Informativo Unitario del Lavoro regionale (SIUL). Il cittadino può accedere al sito siul.servizirl.it e rilasciare online la DID utilizzando SPID oppure la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale/Regionale dei Servizi con il relativo PIN. Il portale registra immediatamente la DID e genera una ricevuta scaricabile che va conservata come prova dello stato di disoccupazione.

  • Portale nazionale MyANPAL – Sul portale dell’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) è possibile dichiarare la DID online autenticandosi con SPID oppure con la Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS) o la Carta d’Identità Elettronica (CIE). L’accesso avviene tramite il sito myanpal.anpal.gov.it. Completata la procedura guidata, la DID viene registrata immediatamente; anche in questo caso il tirocinante può scaricare o stampare la ricevuta che attesta l’avvenuta dichiarazione.

  • App mobile “myAFOLMET” – L’agenzia AFOL Metropolitana (Milano) mette a disposizione l’app gratuita myAFOLMET per smartphone e PC, attraverso cui è possibile effettuare la DID con una procedura guidata. Il tirocinante, dopo aver installato l’app, compila un form (incluso il caricamento di un documento d’identità) e invia la richiesta. Un operatore del Centro per l’Impiego prenderà in carico la domanda e, una volta validata, rilascerà la DID. La ricevuta della DID verrà poi resa disponibile nell’area personale dell’app, da cui l’utente potrà scaricarla in qualsiasi momento. L’app myAFOLMET consente anche di richiedere altri servizi (come la prenotazione del colloquio per il PSP) direttamente da smartphone.

  • Centro per l’Impiego (CPI) – In alternativa ai canali telematici, il tirocinante può rivolgersi al Centro per l’Impiego competente per territorio e richiedere il rilascio della DID. È possibile inviare la richiesta via email al CPI di domicilio (seguendo le indicazioni fornite dall’operatore) oppure recarsi di persona su appuntamento. Un operatore del CPI guiderà l’utente nella compilazione della DID e fornirà la relativa attestazione (in formato cartaceo o digitale). Anche tramite i CPI si ottiene dunque una ricevuta ufficiale di DID, da conservare e utilizzare come prova dello stato di disoccupazione.

Nota: Indipendentemente dal canale utilizzato, dopo aver rilasciato la DID viene sempre prodotta una ricevuta ufficiale dell’avvenuta dichiarazione. Si raccomanda al tirocinante di conservare la ricevuta/certificato di DID e di condividerla con l’azienda ospitante, poiché dovrà essere presentata come prova del proprio stato di disoccupazione (requisito indispensabile per attivare il tirocinio).

Cos’è il Patto di Servizio Personalizzato (PSP)?

Solo per percettori di NASpI, DIS-COLL, Reddito/Supporto di Cittadinanza o analoghi.

Il Patto di Servizio Personalizzato (PSP) è un accordo formale stipulato tra la persona disoccupata e i servizi pubblici per l’impiego, nel quale si definisce un percorso personalizzato di inserimento lavorativo o di miglioramento dell’occupabilità. In altre parole, dopo la DID (che attesta lo stato di disoccupazione), il PSP conferma e formalizza tale stato attraverso un piano d’azione: vi sono indicate le attività che il disoccupato si impegna a svolgere (colloqui periodici, laboratori, corsi di formazione, ricerca attiva di lavoro, etc.) per trovare un’occupazione. La sottoscrizione del PSP sancisce la presa in carico del disoccupato da parte dei servizi per l’impiego e rappresenta un requisito per accedere a molti programmi di politiche attive del lavoro (ad esempio Dote Unica Lavoro, Garanzia Giovani, GOL, etc.), nonché un obbligo per chi percepisce ammortizzatori sociali.

Come e dove si stipula il PSP

A differenza della DID, il Patto di Servizio non si può ottenere interamente online in autonomia, ma richiede un colloquio con un operatore dei servizi per l’impiego. In Lombardia, il tirocinante dovrà solitamente recarsi presso il Centro per l’Impiego (CPI) competente (in base al domicilio) per sostenere un colloquio di orientamento/assessment e firmare il proprio PSP. In alternativa, il colloquio può avvenire presso un operatore privato accreditato ai servizi al lavoro regionale (se il tirocinante preferisce rivolgersi a un’agenzia per il lavoro accreditata). Durante questo incontro, l’operatore valuterà l’esperienza, le competenze e le necessità della persona, concordando le misure e le attività da intraprendere per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro (es. corsi di formazione mirati, affiancamento nella ricerca di offerte, ecc.), il tutto da formalizzare nel documento del Patto di Servizio. Al termine, il CPI (o ente accreditato) fornirà al tirocinante una copia del PSP firmato.

Hai ricevuto la risposta alla tua domanda?